Smart Working. Nuova vita per i borghi.

Smart Working. Nuova vita per i borghi.

“Vieni a vivere a Santa Fiora e lavora in smart working immerso nella natura”. Con questo slogan Federico Balocchi, Sindaco di Santa Fiora, splendido borgo di 3000 anime alle pendici del monte Amiata, intende convincere chiunque volesse cambiare vita, a trasferirsi a Santa Fiora. Per quanto mi riguarda, ritengo che è soprattutto nei momenti difficili, che occorre ragionare con un pensiero creativo per trovare nuove strade e nuove soluzioni. Quindi è con grande curiosità che ho cercato e letto di questa iniziativa nei vari comunicati stampa e, non nascondo che con entusiasmo ho deciso di scrivere dell’iniziativa che sicuramente ritengo un nuovo modello di “marketing Territoriale non Convenzionale” che trovo semplicemente geniale! Molto probabilmente, in questo momento è una delle prime esperienze del genere in Toscana e in Italia, forse la prima, in pratica in un momento storico di grande disgregazione sociale, un intero paese, unito, decide di mettere a disposizione i propri immobili per chi vuole trasferirsi a Santa Fiora. Da parte sua il Sindaco ha fatto in modo di dotare l’intero borgo di una connessione stabile con banda ultralarga, che permette di lavorare in sicurezza da remoto, in smartworking. Quindi se volete per un periodo della vostra vita lavorare in un borgo antico, sul sito vivinpaese.it troverete il bando per ottenere il voucher di un massimo di 200,00 euro a copertura delle spese sostenute per l’affitto dell’immobile e per una durata non superiore ai sei mesi. Sul sito oltre alle abitazioni ancora disponibili, troverete tutti i servizi che il comune mette a disposizione dei nuovi cittadini, baby sitter, medico, idraulico…

E allora… per chi vuole cambiar vita, Santa Fiora è pronta ad accogliervi.

Buon VVT a tutti!

Intervista Riccardo Cresci

Intervista Riccardo Cresci

L’intervista con Riccardo Cresci inaugura un percorso di interviste fatte a coloro che si occupano dell’amministrazione di un territorio. Sindaci e Consiglieri comunali, assessori regionali e tutti coloro che in qualche modo hanno la responsabilità di quello che accade in un territorio. Il taglio che abbiamo voluto dare alle interviste è ben definito, far parlare delle bellezze ed eccellenze di un territorio, da un personaggio dell’amministrazione che quel territorio gestisce. Lo faremo in modo neutrale e trasversale, perché siamo convinti che la bellezza e la forza di un territorio è determinata anche dall’amore e dalla passione di chi ci vive, qualunque ruolo esso abbia nella comunità.

Guarda l’intervista https://youtu.be/1V1_No5mFeo

 

Un nuovo format per promuovere la toscana

Un nuovo format per promuovere la toscana

Cosa?

Game o Serie Tv? Entrambe le cose. E’ infatti da questo insolito e sapiente mix che è nata “Fox Hunting” la prima series game al mondo dedicata alla promozione della Regione Toscana.

Chi?

Con la produzione di VVT channel – uno spin-off della piattaforma Vieni a Vivere la Toscana dedicato alle produzioni video – Fox Hunting è la series game pilota, a cui seguiranno in ottobre le riprese della seconda e della terza serie, che si sviluppa in 8 episodi girati nelle province di Livorno e Pisa, in particolare nei borghi di Casale Marittimo, Bibbona, Montescudaio e nella cittadina di Cecina.

Come?

Il giocatore viene accompagnato per mano tramite una mappa (che ad ogni episodio si completerà) e, deve guardare ogni giorno e magari più volte con attenzione, il video di circa 2 minuti, dove gli attori lasceranno indizi da individuare o enigmi da risolvere, così potrà accedere all’episodio successivo.

Da chi?

La storia originale è stata scritta da Francesco Felli, che ha curato anche la regia della prima serie. Fox Hunting è a tutti gli effetti un modello innovativo di “Gamification” uno strumento oramai entrato di fatto e a pieno titolo, nel marketing strategico delle aziende, che per promuovere i propri servizi/prodotti utilizzano il gioco per creare attesa e desiderio verso i propri clienti.

L’idea di affiancare alla gamification l’Entertainment, in particolare una short-series, è però, la vera innovazione e la vera scommessa su cui ha puntato Vieni a Vivere la Toscana. In un momento in cui il turismo straniero verso l’Italia e la Toscana in particolare, è pressoché azzerato, l’obiettivo di questo format crea un vero e proprio “bridge” che mantiene sempre vivo il brand Toscana verso chi vive all’estero. Permette un contatto costante con la regione che si ama e che magari potrà far scoprire, nuovi luoghi e artigiani, da poter andare a conoscere di persona appena le limitazioni nel viaggiare saranno definitivamente eliminate. Fox Hunting, la prima Tuscany Series Game…è iniziata la caccia!

Buon VVT e buon gioco a tutti!

Diary

Diario

Chissà per quale misterioso meccanismo, a volte, il Destino e il Caso decidono in un preciso momento della nostra vita, di riportarci in “luogo”. Magari, proprio lì, dove abbiamo vissuto intensamente persone o situazioni ed il ritornarci, inevitabilmente riporta la mente indietro nel tempo. Succede allora, che il cuore riapre i suoi battenti, a pensieri apparentemente lontani o assopiti, a volte cari e a volte malinconici, che sappiamo aver determinato profondamente quello che siamo.

Il va sans dire… anche il sottoscritto ha il suo “luogo” e di questo non posso che ritenermi molto fortunato e riconoscente nei confronti del Destino e del Caso, che hanno scelto per me. Due forze potenti che non sempre sono clementi, ma che questa volta sono state magnanime e generose, perché il mio “luogo” è incredibile. Lo amo. Lo rispetto profondamente, perché ha determinato e ancora oggi determina la mia vita… il mio luogo è la Toscana.

Agli anni trascorsi a Siena, ho riservato un posto privilegiato nel mio cuore. Ero un giovane studente, che per la prima volta lasciava la famiglia e la sua terra di Puglia, per seguire gli studi in Scienza e Banca. Quando – per arrivare all’antico convento di San Francesco, sede della Facoltà, ogni mattina sul presto, partivo dalla casa in Via Mascagni – da subito come per magìa, entravo in un’altra dimensione. Lì, dove cultura e storia si fondevano in un incastro perfetto.

Mille volte l’ho percorsa quella strada, tanto che ancora oggi nelle mie giornate schizzofreniche, mi ritrovo a ricordarne immagini e profumi, perchè tutto era semplicemente strabiliante. Ed è sempre lì che ho sognato e segnato quello che avrei fatto negli anni a venire, ammirando prima il Duomo, percorrendo poi Via di Città e dopo quando per far prima, ero “costretto” a tagliare da Piazza del Campo, dove il tempo si ferma letteralmente. Per comprendere, vi invito a percorrere la piazza alle 7 del mattino o alle 11 di sera in inverno. Vi assicuro che sarà un vero toccasana per la vostra anima.

Dopo molti, molti anni, il Destino e il Caso mi hanno riportato nella mia cara Toscana. Questa volta ad accogliermi è stata Cecina, una serena cittadina sul mare a pochi chilometri da Livorno. E, anche se molti anni sono trascorsi dai tempi Siena, l’entusiamo per quello che c’è da fare, è pari.

Da Cecina è nata l’idea di realizzare Vieni A Vivere la Toscana e da qui sarà diretta e gestita insieme ai miei illuminati compagni di viaggio, Mari ed Angelo.

Arti, artisti e artigiani… territorio, aziende e cultura…. in terra di Toscana.

Ne sono certo, sarà una grande avventura, e di questa avventura vorrò scrivere nel mio Director’s Diary.

VVT a tutti.

I  miei Girasoli.

I miei Girasoli.

Quando quattro anni fa arrivai in Maremma, lungo la strada che mi portava a Grosseto, la cosa che mi colpì sopra ogni cosa, furono le vaste distese di campi di Girasoli. Quel giallo così unico, inconfondibile, quasi ipnotico ma nello stesso tempo energizzante e rilassante. Questa mattina quei pensieri sono tornati con una dolce forza nella mia testa, mentre percorrevo in auto una strada dell’entroterra del Grossetano, diretta sul set di VVT Channel per un’intervista ad un artigiano formidabile. Sono stata rapita da un’estesa e infinita macchia gialla, una vera meraviglia della natura…“ma sì arriverò con qualche minuto di ritardo… mi godo i miei Girasoli”. Ho fermato la macchina e sono entrata in un’altra dimensione. Ed è forse per la grande capacità di far dimenticare ogni cosa a chi li guarda, creando una magia di sensazioni, che i Girasoli sono stati, i fiori più amati dai più grandi pittori di ogni tempo, in testa a tutti Vincent Van Gogh? Invito tutti a vedere uno dei suoi più famosi dipinti del 1889, conservato a Amsterdam nel Van Gogh Museum e appartenente ad una serie composta da 7 opere raffiguranti un mazzo di Girasoli all’interno di un vaso, realizzato per decorare la camera che Van Gogh aveva preparato, nella casa di Arles per il suo amico Paul Gauguin, che fa parte di una serie di 7 dipinti dedicati ai Girasoli.

Particolare è anche il significato che hanno i Girasoli nel la mitologia greca dove simboleggiano la ninfa Clizia che, sedotta dal dio Apollo, il re Sole, non riusciva a togliergli gli occhi di dosso e lo seguiva da lontano nei suoi lunghi viaggi in cielo. Il dio, però, ad un certo punto abbandonò la ninfa per un’altra donna. Clizia dunque rimase ferma in un campo, continuando a guardarlo, fino a che le sue gambe divennero radici e si trasformò in un girasole, immobile ma con la possibilità di continuare a seguire con lo sguardo il suo amore perduto nel suo percorso dal mattino fino alla sera. Può sembrare un racconto triste. Invece è il contrario, perché i Girasoli rappresentano nella simbologia, fedeltà e perseveranza in amore e il desiderio di trascorrere con una persona il resto della propria vita, anche se il suo significato più classico rimane quello di solarità, allegria e vivacità.

Prima di riprendere il mio viaggio… un’ultima curiosità. Non tutti sapranno che il 1 Maggio non è solo la festa dedicata ai lavoratori, ma dal 2007 è la giornata dedicata ai Girasoli. E’ una ricorrenza creata dagli inglesi, i quali in questo giorno piantano in tutti i loro quartieri, soprattutto nei luoghi particolarmente degradati, questi particolari fiori gialli, in segno di vita e rinascita. Buona Toscana a tutti.

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